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Dott.ssa Laura Napoli Biologo Nutrizionista Specializzanda in Biochimica Clinica

giovedì 6 giugno 2013

Il Morbo di Crohn

La malattia di Crohn o morbo di Crohn, nota anche come enterite regionale, è una malattia infiammatoria cronica dell'intestino.Anche se l'eziologia esatta della malattia di Crohn è ancora sconosciuta, una combinazione di fattori ambientali e predisposizione genetica sembra essere la causa più probabile.Si crede che lo stile alimentare possa essere una delle cause della malattia.
E' stata trovata infatti una correlazione positiva tra l'incidenza della malattia e un apporto maggiore di proteine ​​animali, proteine ​​del latte e un rapporto maggiore di omega 6 e omega 3.
È stata invece trovata una correlazione negativa dell'incidenza della malattia nell'aumento del consumo di proteine vegetali e nessuna correlazione con le proteine ​​di pesce.
Il fumo è stato dimostrato essere un fattore determinante nell'aumento del rischio del ritorno della malattia in fase attiva.


Sintomi:

  • Dolore addominale
  • Diarrea (di natura variabile a seconda del tratto intestinale coinvolto)
  • Sangue nelle feci (rare)
  • Flatulenza e gonfiore
  • Deficit nutrizionale che porta a steatorrea, anemia microcitica o megaloblastica, ipoprotidemia, edema, demineralizzazione ossea, ipopotassiemia e disidratazione.
Se non curata la Malattia di Crohn può portare a diverse complicanze all'interno dell'intestino, tra cui l'ostruzione, lo sviluppo di fistole e ascessi.Gli individui con malattia di Crohn sono a rischio di malnutrizione a causa della diminuzione dell'assunzione di cibo e del malassorbimento. 
Il rischio aumenta dopo la resezione del piccolo intestino. Tali individui possono aver bisogno di integratori orali per aumentare il loro apporto calorico o nei casi più gravi, nutrizione parenterale totale (TPN).

Alimentazione:

Modifiche di un certo stile di vita possono ridurre i sintomi della malattia come seguire una dieta sana ed equilibrata, svolgere una buona attività fisica e smettere di fumare.


Nelle fasi attive della malattia gli alimenti consigliati:


  • Latticini: Latte e yogurt seguono la tolleranza individuale, comunque, si consigliano latte senza lattosio, latte di soia e di riso (perché privi di lattosio) yogurt magro; formaggi particolarmente poveri di lattosio (fontina, brie, camembert, pecorino, parmigiano, mozzarella, stracchino)
  • Bevande: acqua minerale ed oligominerale naturale bevuta a temperatura ambiente; tè deteinati e caffè decaffeinato; orzo e camomilla
  • Pane e pasta: pasta di semola, semolino, polenta, riso, non integrali (perché le fibre aumentano la peristalsi intestinale); pane bianco preferibilmente con poca mollica (perché non crea gonfiore e meteorismo ); fette biscottate, grissini, crackers non integrali.
  • Legumi: consumarli ma privati di buccia o passati.
  • Carne: carne magra e poco fibrosa (possibilmente tritata o sminuzzata per renderla il più possibile di facile digestione) di vitello, manzo, coniglio, pollo, tacchino, arista di maiale, bresaola.
  • Pesce: pesce magro (merluzzo, nasello, sogliola, orata, spigola), pesce azzurro. Cotto lesso, al vapore, al forno e privo di grassi aggiunti (per una migliore digeribilità)
  • Uova: uova sode, alla coque, in camicia (perché più digeribili)
  • Condimenti: olio extravergine di oliva
  • Verdura: verdure cotte (patate, carote, zucchine ecc) e pomodori sia cotti che crudi privati dei semi e della buccia (perché più digeribili se cotte lessate o a purea). Per tutte le altre verdure a foglia larga utilizzarle purchè passate.
  • Frutta: frutta fresca (mele, banane) meglio se grattugiata o frullata (perché tra la restante frutta è quella che provoca meno aria e meno gonfiore addominale); spremute di arancia e succhi di frutta.
  • Snack: biscotti secchi (tipo savoiardi, pavesini); marmellata, miele, gelato alla frutta senza latte

Non consigliato:

Salse (ketchup, maionese, senape, salsa rosa, ecc.), panna, spezie, cibi piccanti, cibi grassi, alimenti integrali, fritture, alcolici, bevande gassate.

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