In menopausa si assiste spesso ad un incremento ponderale più o meno importante, che
avviene nonostante le immutate abitudini di vita.
La carenza di estrogeni legata alla cessazione della funzione ovarica provoca variazioni del metabolismo energetico e dell’attività biologica delle cellule adipose.
Il grasso, per la mancanza degli estrogeni, assume una nuova distribuzione con prevalenza a livello addominale, distribuzione che ricalca quella tipica del maschio ed è chiamata anche “androgenica” contrapposta a quella “estrogenica” (tipica distribuzione femminile del periodo riproduttivo) che ha come zone preferenziali i fianchi e le cosce.
Ma l’obesità ad insorgenza menopausale ha altre caratteristiche, oltre la connotazione estetica, è infatti legata ad una maggiore incidenza di complicanze cardiovascolari (infarto) e metaboliche (dislipidemia, DM).
La menopausa ha un effetto diabetogeno: aumenta la probabilità di sviluppare il diabete.
Tra i consigli dietetici si considera:
L’eccesso ponderale svolge un effetto negativo accelerante sul processo osteoporotico e su quello artrosico che si aggravano proprio nel periodo della menopausa sotto lo stimolo ormonale.
Attraverso l’alimentazione si può ottimizzare l’apporto di vitamine e minerali fondamentali per la struttura delle ossa (Ca, P, vitamina D) .
Si raccomanda un’assunzione di calcio di 1200-1500 mg/die per le donne al di sopra dei 50 anni che non effettuano terapia sostitutiva con estrogeni.
- Contenuto calorico adeguato allo stato nutrizionale;
- Ripartizione calorica dei nutrienti senza abolirne nessuno;
- Ridurre gli zuccheri semplici;
- Ridurre i grassi di origine animale;
- Aumentare l’apporto di fibre attraverso cereali integrali, frutta e verdura;
- Aumentare apporto di vitamine e minerali coprendo il fabbisogno specifico per l’età;
- Controllare l’apporto idrico per prevenire disidratazione, scelta di acqua bicarbonato – calcica ad elevata biodisponibilità di Ca.
L’eccesso ponderale svolge un effetto negativo accelerante sul processo osteoporotico e su quello artrosico che si aggravano proprio nel periodo della menopausa sotto lo stimolo ormonale.
Attraverso l’alimentazione si può ottimizzare l’apporto di vitamine e minerali fondamentali per la struttura delle ossa (Ca, P, vitamina D) .
Si raccomanda un’assunzione di calcio di 1200-1500 mg/die per le donne al di sopra dei 50 anni che non effettuano terapia sostitutiva con estrogeni.
La corretta alimentazione rappresenta la strategia migliore per la prevenzione e cura delle alterazioni metaboliche: l’attività motoria costante coordinata, finalizzata soprattutto alla colonna vertebrale e alle articolazioni delle anche esercita un effetto positivo ritardante sull’osteoporosi e sull’artrosi.
Nessun commento:
Posta un commento